La fotografia di paesaggio è sempre stata uno dei generi fotografici più utilizzati, apprezzati ed anche provati, perché è la prima tipologia che si prova quando ci si avvicina a questa passione, probabilmente perché sembra facile. In realtà catturare la bellezza di un luogo che amiamo, di un paesaggio che ci piace e a cui non sappiamo resistere, è complicato. Quante volte abbiamo fatto delle foto nei posti che ci piacciono di più, ma poi quelle immagini abbiamo preferito cancellarle perché non eravamo per niente soddisfatti?
Vediamo una serie di consigli per migliorare la fotografia di paesaggio, consapevoli però che non si può ottenere il meglio senza amore per la natura, l’ambiente ed i luoghi che vogliamo fotografare.
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Profondità di campo e diaframma
A volte avere poca profondità di campo può essere una scelta creativa, ma nella fotografia paesaggistica interessa avere l’intera scena a fuoco in modo corretto e uniforme. Il modo più semplice per avere questo risultato è usare obiettivi grandangolari con aperture di diaframma relativamente piccole, senza esagerare con la chiusura per evitare problemi di diffrazione e quindi anche di nitidezza.
Un diaframma intorno a f/11 può essere una scelta corretta nella maggior parte dei casi, ma ti raccomando di approfondire i concetti di distanza iperfocale e circolo di confusione, anche aiutandoti con un’app sullo smartphone per calcolarla in modo semplice e intuitivo, come HyperFocal Pro.
Tieni presente che piccole aperture di diaframma fanno arrivare meno luce al sensore, che probabilmente dovrai compensare aumentando la sensibilità ISO o prolungando il tempo di esposizione.
Usa il treppiede
L’uso del treppiede può essere fondamentale in moltissime situazioni, anche di giorno alla luce del sole. Con diaframmi relativamente chiusi sarà necessario allungare i tempi di apertura dell’otturatore, anche perché è preferibile mantenere gli ISO al valore più basso possibile.
Il cavalletto consente anche di eliminare le eventuali vibrazioni assicurando stabilità alla fotocamera, usare tempi di scatto molto lunghi insieme ai filtri per catturare il movimento dell’acqua o delle nuvole, avere un orizzonte correttamente “in bolla”. In alcuni casi, ma mi auguro vivamente che non ce ne sia bisogno, potresti usarlo anche come strumento di difesa.
Scegli un treppiede stabile e trasportabile comodamente, leggi la guida su come scegliere il treppiede per la fotocamera.
Identifica un protagonista
Il paesaggio che vuoi fotografare può essere incredibilmente bello, ma non può essere l’unico elemento di interesse nell’immagine. Ogni foto di paesaggio di successo contiene qualcosa che, consapevolmente o inconsapevolmente, guida la visione della scena. Un elemento di rilievo come potrebbe essere un albero, una roccia, un edificio o una persona, può guidare lo sguardo attraverso la fotografia e renderla molto più interessante con la giusta composizione.
Cura la composizione
Nella fotografia di paesaggio la tecnica è molto importante, ma la composizione può fare la differenza tra una grande foto ed una piuttosto anonima. Basa la composizione sul protagonista o sul punto di interesse dell’inquadratura, applica anche la regola dei terzi ma non limitarti solo a quella. Guarda le linee, osserva la luci e le ombre, i colori ed i soggetti presenti scegliendo gli elementi migliori per comporre l’immagine: la composizione distingue il fotografo, servono sensibilità e cultura visiva per ottenere il meglio.
Non sottovalutare il cielo
Nella maggior parte delle fotografie di paesaggi il cielo è un elemento predominante e di cui avere cura, ma quello su cui basare la scelta della collocazione dell’orizzonte. Se è abbastanza interessante, con nuvole o colori emozionanti, non esitare ad includerlo nella fotografia dandogli due terzi dello spazio per esaltarne l’importanza; se invece è piatto e noioso, con scarsa rilevanza, lascia solo un terzo della fotografia al cielo.
A volte il cielo si può migliorare in post-produzione o usando filtri come il polarizzatore per migliorare colore e contrasto.
Mostra movimento e dinamismo
Solitamente associamo la fotografia di paesaggio a sensazioni di calma e tranquillità, ma un paesaggio naturale può anche essere espressione di movimento e forza, raramente si riesce a trovare una calma totale. Il movimento delle cose intorno a noi può aggiungere sentimento ed emozioni all’immagine ed essere il centro d’interesse che non riusciamo a trovare.
Alcuni esempi del movimento che troviamo continuamente nei paesaggi naturali da includere nelle nostre foto possono essere le onde del mare, il vento che muove gli alberi, un fiume che scorre, nuvole che si muovono nel cielo.
Per catturare quel movimento e dare dinamismo alla foto si usano tempi di esposizione lunghi e diaframmi molto chiusi, limitare la quantità di luce che arriva al sensore. In situazioni molto luminose come nei paesaggi alla luce del sole, spesso non basta ridurre al minimo gli ISO e chiudere il diaframma per poter ottenere velocità di scatto accettabilmente lunghe, così si ricorre molto spesso ai filtri a densità neutra.
Approfondisci leggendo: 5 accessori fondamentali per fotografare paesaggi.
Sfrutta il meteo e gli orari migliori
Una scena può cambiare radicalmente in base al tempo meteorologico in cui si scatta la foto, per questo scegliere il momento migliore può essere decisivo per ottenere un buon risultato. Quando ci si avvicina alla fotografia si scegliere di uscire con la fotocamera solo nelle belle giornate di sole, solo in seguito si capiscono le infinite possibilità che offrono le giornate nuvolose, di pioggia, nebbia o neve.
Le giornate di sole, soprattutto nelle ore centrali, generano una luce dura con ombre molto marcate e forti contrasti; al contrario, le giornate nuvolose possono offrire una luce più morbida e diffusa, con meno contrasto.
Dovremmo sfruttare anche le giornate di vento, di cielo nuvoloso o di pioggia, per variare le nostre immagini e spezzare la monotonia delle foto di paesaggio solo con un bel cielo azzurro ed il sole.
Anche la scelta degli orari può essere fondamentale e dovremmo alzarci presto anche se non ci piace farlo. L’alba ed il tramonto sono i momenti migliori per le foto di questo genere, quando la luce del sole colpisce da un angolo da cui crea trame ed ombre, la temperatura del colore varia notevolmente ed i cieli si possono trasformare.
Approfondisci leggendo: la luce in fotografia, 4+1 cose da sapere.
Alzarsi presto consente anche di non trovare gente nei luoghi solitamente affollati da turisti, sfruttare la nebbia e la foschia delle prime ore del giorno in primavera ed autunno, trovare un’atmosfera più limpida in estate e sfruttare una luce meravigliosa.
Cambia prospettiva
Se le foto dei tuoi paesaggi ti sembrano monotone, forse è perché le scatti sempre dallo stesso punto di vista: in piedi, con la fotocamera all’altezza degli occhi. In questo modo le foto trasmetteranno sempre la stessa sensazione.
Nella prossima uscita fotografica, prova a cambiare prospettiva: piegati, stenditi per terra, sali su qualcosa in alto… scoprirai nuovi punti di vista ed avrai foto più belle.
Se sei già stato in un posto e non sei riuscito a fare delle belle fotografie, prova a tornarci ancora in un altro periodo. Potresti vedere che molte cose ti sembrano diverse e puoi anche provare diversi angoli e prospettive. Forse questo è uno dei consigli più importanti che un fotografo paesaggista può darti, torna ancora nello stesso posto, sperimenta e conoscilo perfettamente, prova diversi approcci e punti di vista.