Il mondo dell’arte e della fotografia ha perso uno dei suoi rappresentanti più innovativi e audaci con la scomparsa di Ren Hang, conosciuto per i suoi nudi che esploravano i tabù erotici, rappresentando i corpi umani nella natura ed in pose poco comuni.
Come ha confermato il suo editore e gallerista, il giovanissimo artista cinese che irrideva le autorità del suo paese con la sua arte erotica, esplosiva e poco convenzionale, si è tolto la vita questo 24 febbraio a Berlino. Il fotografo, che non aveva ancora compiuto 30 anni, era censurato e perseguitato in Cina e stava per pubblicare la sua completa opera fotografica in un’edizione di Taschen, per questo si trovava in giro per l’Europa tra presentazioni e inaugurazioni di mostre.
Ren Hang è riuscito a diventare uno dei fotografi contemporanei più amati nei social network, grazie anche allo stile naturale del suo approccio all’erotismo. L’artista era anche un poeta, come testimoniano i versi che combinava alle sue fotografie, ma anche le parole del suo diario intimo in cui raccontava la lotta quotidiana contro la depressione.
Nato nel 1987 a Changchun, in Cina, nonostante la sua giovane età aveva già partecipato a più di 22 esposizioni personali e 85 di gruppo; i suoi lavori sono stati esposti in paesi come la Germania, la Francia, gli Stati Uniti, il Giappone, l’Austria, il Messico, l’Italia, il Belgio, la Grecia, l’Olanda, la Russia, la Lituania, Israele e la Danimarca. Proprio in Italia mi piace ricordare la sua partecipazione al Bitume Photofest del 2014 a Lecce.
La carriera di Ren Hang come fotografo
Ren Hang ha iniziato ad interessarsi alla fotografia a circa 17 anni, annoiato dalle lezioni universitarie dove studiava pubblicità. A quel tempo non sapeva ancora esattamente cosa voleva, ma con un gruppo di buoni amici ha iniziato a sperimentare e riconoscersi come artista.
Le sue immagini provocanti sono considerate pornografiche in Cina, per questo era considerato quasi un criminale. Anche se i suoi lavori non avevano uno sfondo politico, come accade per altri artisti, era censurato dal governo cinese per gli argomenti controversi che trattano la nudità, il sesso e l’omosessualità. Nelle sue fotografie trasformava i corpi umani in forme surreali e astratte, combinandoli anche con fiori, animali ed altri elementi della natura, ma senza alcun significato politico.
In più di un’intervista ha rivelato che i personaggi ritratti nelle sue foto erano tutti suoi amici, che avevano fiducia in lui e nel suo lavoro, così questo lo faceva sentire più rilassato nei momenti in cui scattava. Il colore rosso, il suo preferito, è sempre stato presente nella sua opera: aveva una vera passione per la forza visiva che il rosso portava nelle immagini, che è sempre stato un filo conduttore che trasmetteva spontaneità.
Per Hang la fotografia era diventata espressione della sua personalità e della sua vita, non ha mai pensato di censurarla. Anche se rischiava di essere arrestato, non ha mai smesso di fotografare i suoi amici tra fiori, piante e corsi d’acqua nei parchi, ogni posto era bello e meritava di essere fotografato.