Il 95% delle reflex acquistate in kit ha un obiettivo base 18-55 mm, quello che solitamente viene chiamato con l’appellativo poco amorevole di “plasticotto” o “barilotto”. Quell’umile zoom standard 18-55m spesso non viene considerato all’altezza del talento fotografico di molti di noi, si cerca quindi di rimpiazzarlo al più presto con qualcosa di maggior costo e qualità.
Per non parlare poi della scarsa luminosità, con un’apertura massima di f/3.5 alla sua focale più corta: potrebbe non andare bene neanche come fermacarte, per quanto è leggera la plastica della sua costruzione.
Eppure in realtà non è esattamente così! A parte i più popolari obiettivi 18-55 Canon e Nikon, che effettivamente non sono di fattura e materiali eccellenti, gli zoom standard di Pentax, Olympus o Panasonic Lumix, sono di una qualità generale abbastanza buona. Se poi considerassimo la qualità delle lenti, la loro nitidezza ed i trattamenti a cui sono sottoposti i vetri, potremmo scoprire che molti obiettivi in kit sono decisamente migliori di tanti utilizzati sulle fotocamere analogiche per decenni in passato. L’evoluzione tecnologica ha migliorato le aberrazioni cromatiche, le distorsioni dovute alla curvatura delle lenti e tanti altri aspetti tecnici della loro costruzione.
Uno zoom 18-55mm è equivalente all’incirca ad un 28-85mm, quindi un obiettivo abbastanza versatile per la maggior parte degli utilizzi che può fare solitamente un appassionato di fotografia. Ci si può convivere tranquillamente, basta smettere di guardarlo con dispiacere e inadeguatezza, anche il modesto obiettivo standard può essere utile.
Ricorda che la fotocamera è solo uno strumento, lo stesso vale per l’obiettivo che c’è attaccato davanti, le foto le facciamo noi non l’attrezzatura che abbiamo in mano. Magari non vincerai premi e contest (e non è detto!), ma anche con una semplice reflex entry level in kit puoi appagare la tua passione in maniera notevole.
Contenuti dell'articolo
☑ Fotografia di ritratto
In genere una lunghezza focale (equivalente) compresa tra 50 e 100mm è quella che si considera ideale per il ritratto, perciò per questo si può usare tranquillamente il nostro obiettivo standard per queste foto.
Nei ritratti in studio non è necessario neanche un grande sfocato, quindi grandi aperture di diaframma, anzi spesso si chiude proprio per far risaltare dettagli del viso che possono essere significativi per raccontare la storia del soggetto e il suo vissuto: rughe, cicatrici, smagliature…
In studio la luce può essere ammorbidita e manipolata a piacere tramite fari, diffusori per flash, pannelli riflettenti ed altri strumenti tipici di questo ambiente che migliorano la scena e le prestazioni del plasticotto.
☑ Fotografia di paesaggio
La focale più corta del tipico zoom, i 18 millimetri, possono essere una buona possibilità per fotografare i paesaggi, naturali o urbani. Lo fanno tanti fotografi e non è necessario ricorrere sempre ad obiettivi grandangolari con lunghezze focali estremamente corte.
Nella fotografia di paesaggio conta molto una buona luce ambientale, quindi i momenti con la migliore illuminazione solare e l’aiuto dei filtri, quelli a densità neutrale ed il polarizzatore in particolare. Ci sono cosa più importanti dell’ottica in questo genere fotografico.
Leggi anche i post “5 accessori fondamentali per fotografare i paesaggi” e “Filtro polarizzatore: come usarlo nella fotografia paesaggistica” a questo riguardo.
☑ Fotografia macro
Si, ci si può avvicinare alla fotografia macro in modo molto economico con il piccolo zoom di cui disponi già. In questo caso però diventa quasi basilare anche l’ausilio di un tubo di estensione, un accessorio che richiede un investimento davvero molto più piccolo di quello di una nuova ottica specifica.
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Anche in questo caso, filtri, flash wireless e altri accessori possono essere molto d’aiuto. Ma vale lo stesso anche con un’ottica macro molto costosa, se si vuole scattare una fotografia davvero bella. Intanto si può sperimentare, scattare molte foto e provare molte cose, fino a capire se l’investimento in una lente macro dedicata per fare il salto di qualità è quello che ci serve.
☑ Scatti creativi e sperimentazioni
Molte delle persone che decidono di dedicarsi alla fotografia sono ossessionate dalla nitidezza. Un’immagine dovrebbe essere in grado, prima di tutto, di trasmettere un messaggio, un’idea o una visione su qualcosa. È inutile che abbia un’alta qualità, se non fa niente di questo.
Molti celebri fotografi, particolarmente quelli che sono considerati artisti, scattano con mezzi che non offrono certamente una grande nitidezza e qualità d’immagine, come le Polaroid o le vecchie pellicole scadute. Fidati, non hai bisogno di grandissima qualità, a meno ovviamente non lavori per una rivista scientifica specializzata. Usa la creatività e prova qualcosa come la doppia esposizione, esposizioni multiple o qualcosa di particolare con cui ottenere risultati unici: sarà molto più appagante.
Dai un’opportunità a quel semplice zoom
Non sto cercando di convincerti che l’obiettivo standard del kit è buonissimo e non hai bisogno di altro, ma non sempre hai bisogno di qualcosa di meglio per diventare un fotografo migliore. È inutile acquistare materiale ed attrezzature fotografiche, se non conosciamo perfettamente quello che abbiamo, quali sono i limiti e cosa serve per andare oltre.
Anche il tanto bistrattato plasticotto può essere uno strumento valido, se smetti di credere che servano le ultime evoluzioni tecnologiche per fare foto migliori. Sforzati di conoscerne tutte le possibilità e concentrati sul risultato finale, non sullo strumento: in questo modo diventerai un fotografo migliore molto più velocemente.